Chiara Cresti è una studentessa italiana di 24 anni che ha iniziato a nutrire interesse per il settore delle costruzioni durante l’orientamento in quarta superiore. Ha avuto l’opportunità di apprendere informazioni teoriche e di partecipare a un laboratorio di costruzione di archi organizzato da IIPLE, uno dei partner del consorzio di Icaro.

Dopo l’iscrizione alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, ha avuto nuovamente la possibilità di testare il suo interesse partecipando ad un secondo workshop in IIPLE.

Mara Corbella, Project Manager di IIPLE, ha intervistato Chiara Cresti in merito all’inclusività nel settore delle costruzioni.

Mara Corbella: Qual è il tuo background accademico e/o professionale? E quanti anni di esperienza lavorativa/studio hai?
Chiara Cresti: Ho un diploma di geometra, sono attualmente iscritta al corso universitario di Ingegneria per l’ambiente e il territorio e sto frequentando il corso IFTS (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) di Tecnico di gestione del processo edile con specializzazione in rigenerazione urbana’. Negli ultimi due anni ho lavorato in IIPLE all’interno della divisione CPTO (Comitato Operativo Territoriale Congiunto). Ho iniziato con il programma del servizio civile nazionale e ora sto proseguendo la mia esperienza con un contratto a tempo determinato.

MC: Perché hai scelto una specializzazione nel settore edile?
CC: Ho scelto il settore delle costruzioni perché lo trovo un ambiente stimolante in cui è possibile fare esperienza in molti ambiti diversi.

MC: Quante donne stanno attualmente frequentando il tuo corso?
CC: Al corso di formazione IFTS partecipano 13 donne e 9 uomini. In università, invece, uomini e donne sono equamente rappresentati.

MC: Secondo te la carriera nel settore dell’edilizia è diverso per uomini e donne? Se si perché?
CC: Il percorso lavorativo in sé non presenta differenze per uomini e donne, ma trovo che ci siano alcuni pregiudizi, soprattutto di uomini non giovani e poco istruiti nei confronti delle donne.

MC: Esistono profili professionali più adatti a uomini e donne?
CC: Non a mio avviso. Ogni persona ha caratteristiche personali diverse indipendentemente dal genere e credo che tutti dovrebbero cercare di trovare una professione in cui possano avere successo, indipendentemente dal settore.

MC: Pensi che i media (o la società in generale) abbiano una qualche influenza nella scelta individuale del percorso professionale?
CC: Sì, se sei facilmente influenzati da altre persone.

MC: Hai subito episodi di discriminazione sulla base di genere, età o altri motivi?
CC: No, a me non è mai successo.

MC: Che consiglio daresti alle imprese di costruzione per creare un ambiente di lavoro più inclusivo? E alle donne in cerca di lavoro in questo campo?
CC: Per creare un ambiente di lavoro più inclusivo credo che dobbiamo cambiare la visione che la società in generale ha delle donne in determinati settori lavorativi. Penso che sia importante assumere una persona per le sue qualità e abilità senza considerare il genere, l’età o qualsiasi elemento potenzialmente discriminante. Ad una donna in cerca di lavoro in questo campo, consiglio di non ascoltare i giudizi che hanno le altre persone e di andare avanti per la sua strada dando il meglio di sé.